Giro d’Italia 2021, Victor Campenaerts si impone a Gorizia!

Victor Campenaerts conquista la quindicesima tappa del Giro d’Italia 2021. Il corridore della Qhubeka Assos ha preceduto in uno sprint a due Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), col quale era riuscito a sbarazzarsi, a circa 20 chilometri dall’arrivo, degli altri compagni della fuga che ha caratterizzato tutta la tappa, sulla quale nel finale si è abbattuto un fortissimo acquazzone. Generosissimo il belga che ha provato in tutti i modi ad arrivare da solo sul traguardo, ma che è comunque riuscito a battere il neerlandese in volata. Alle loro spalle è Nikias Arndt (Team DSM) a precedere Simone Consonni (Cofidis) nel gruppetto giunto a sette secondi dai primi due, di cui faceva parte anche Dario Cataldo (Movistar), che ha chiuso in sesta posizione. Il gruppo Maglia Rosa, invece, si è sostanzialmente disinteressato della tappa, giungendo compatto con quasi un quarto d’ora di ritardo dai primi.

Pronti via, Victor Campenaerts (Qhubeka-Assos) promuove un’azione con un compagno di squadra a ruota. A pochi metri da loro, dal gruppo evadono una quindicina di corridori, con qualche secondo di margine nei confronti del plotone. Proprio nel plotone però, intorno al chilometro dieci, avviene una maxi caduta, in cui restano coinvolti almeno diciotto corridori, che convince la giuria a neutralizzare temporaneamente la tappa: i fuggitivi vengono costretti a pedalare a ritmo controllato e tutto il gruppo viene fermato per consentire di soccorrere i feriti. Ad avere la peggio sono Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), sesto in classifica generale, Natnael Berhane (Cofidis), Jos Van Emden (Jumbo-Visma) e Ruben Guerreiro (EF-Nippo), costretti al ritiro.

Dopo mezz’ora di stop, la tappa riprende regolarmente e subito si avvantaggia un gruppo di quindici uomini: Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Quinten Hermans (Intermarché-Wanty Gobert Materiaux), Lars van den Berg (Groupama-FDJ), Dario Cataldo e Albert Torres (Movistar), Harm Vanhoucke e Stefano Oldani (Lotto Soudal), Nikias Arndt (DSM), Dries De Bondt e Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), Łukasz Wiśniowski, Victor Campenaerts e Maximilian Walscheid (Qhubeka-Assos), Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates) e Simone Consonni (Cofidis). Questo drappello guadagna subito terreno, sorprendendo gli altri che volevano centrare la fuga di giornata.

Si muovono in ritardo invece Filippo Tagliani (Androni Giocattoli-Sidermec) e Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty Gobert Materiaux), i quali vengono poi raggiunti da Alexis Gougeard (Ag2r Citroen) e Matteo Jorgenson (Movistar). Il quartetto, di certo non agevolato dal forte vento laterale, non riesce a riagganciarsi presto e scivola sempre più lontano, fino a decidere di rialzarsi. Il plotone dal canto suo si disinteressa totalmente della fuga: la Ineos Grenadiers si mette a tirare solo quando il distacco arriva a 7 minuti, ma concede fino a 11’30” agli attaccanti. Tra i fuggitivi l’accordo rimane ottimo, anche per la consapevolezza di avere la possibilità concreta di giocarsi il successo di tappa. De Bondt conquista senza problemi il traguardo volante di San Mariano del Friuli, poi a sorpresa beffa Vanhoucke e soprattutto Mollema in cima al primo passaggio sul GPM: il neerlandese si deve accontentare di un solo punto, mentre il plotone, sempre condotto dalla Ineos Grenadiers, scollina a 11’50”.

Il margine cala a 11 minuti entrando negli ultimi 50 chilometri, in cui è già evidente che la vittoria sarà un discorso tra i 15 fuggitivi. Gli attaccanti approcciano così in tranquillità la seconda ascesa di Gornje Cerovo, in cima alla quale transita nuovamente per primo De Bondt davanti a Mollema e al compagno di squadra Riesebeek. Il gruppo, sempre tirato dalla Ineos Grenadiers, rallenta ulteriormente tornando ad avere più di 12′ di ritardo. Tornati nel tratto di pianura prima dell’ultimo passaggio sul GPM, iniziano gli scatti nel drappello dei fuggitivi: particolarmente attivi i tre uomini della Qhubeka Assos, ci provano infatti uno dopo l’altro Campenaerts, Wisniowski e Walscheid, tutti stoppati dagli altri componenti della fuga. A 22 chilometri dall’arrivo, però, Campenaerts ci riprova e, assieme a Riesebeek e Torres, riesce a prendere vantaggio sugli altri fuggitivi.

Questo terzetto affronta l’ultima salita con un vantaggio di poco meno di 30″ sugli inseguitori, tra i quali avvengono diversi scatti che però non portano a niente. Campenaerts scollina così per primo sul GPM davanti a Riesebeek e a Torres, che ha perso contatto dagli altri due proprio pochi metri prima della cima. Mentre si scatena un acquazzone sulla corsa, la coppia al comando guadagna 15″ su Torres e 30″ su Mollema, Hermans, Cataldo, Consonni, De Bondt, Vanhoucke e Arndt. A dieci chilometri dall’arrivo, questi sette rientrano proprio su Torres, che a quel punto si mette al servizio di Cataldo. Campenaerts e Riesebeek, invece, continuano ad andare di comune accordo fino a 5000 metri dalla conclusione, quando Riesebeek prova ad allungare.

Campenaerts però riesce a rientrare e, sul breve strappo posto a poco più di tre chilometri dal traguardo, prova a sua volta a staccare il compagno d’avventura. Il belga riesce a prendere pochi metri di margine, ma in prossimità dell’ultimo chilometro Riesebeek si rifà sotto e lo riaggancia, con gli inseguitori che transitano invece alla Flamme Rouge con un ritardo di 15″. Campenaerts approccia così la volata in testa, con Riesebeek che inizia lo sprint a 300 metri dall’arrivo; il neerlandese supera il belga, ma è partito troppo lungo e dunque subisce il controsorpasso dell’ex campione europeo delle prove contro il tempo, che conquista così il successo.

Risultato Tappa 15 Giro d’Italia 2021

Classifica Generale Giro d’Italia 2021

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